Quando
il caffè
fa la differenza
Nespresso ha a cuore non solo la qualità delle sue miscele, ma l’intero benessere del pianeta. E le ha pensate tutte per servirci una tazzina veramente “buona”... ciascuna con caratteristiche specifiche che rispettano le più antiche tradizioni, ma all’interno di una filiera di produzione moderna che tuteli il territorio e chi lo lavora.
Magia
da chicco
a chicco
«Se le formiche si mettono d’accordo, possono spostare un elefante» dice un proverbio africano. Ecco, con Nespresso non si resta solo lì a guardare il suo impegno, volto a creare valore per la società e per l’ambiente: anche il consumatore viene chiamato in causa, per riuscire a operare insieme una piccola magia. Stiamo parlando del progetto da Chicco a Chicco, che trasforma un chicco di caffè in tanti chicchi di riso. Le capsule esauste, realizzate in alluminio riciclabile all’infinito, contengono dei fondi di caffè ricchi di azoto, potassio e magnesio che diventano ottimo compost per le risaie. Il riso viene donato da Nespresso a Banco Alimentare della Lombardia e a Banco Alimentare del Lazio e diventa un aiuto concreto per chi ha bisogno. Si calcola che da quando il progetto è partito siano stati regalati circa 3 milioni di piatti di riso. Ovviamente è fondamentale il lavoro di squadra per la riuscita del progetto!
Riciclare le capsule è importante e ci sono ben 116 punti di raccolta, distribuiti in numerosissime città italiane: un scintillante filo d’alluminio di solidarietà. Il metallo dell’involucro che contiene il caffè è prezioso e Nespresso lavora per dargli una seconda vita: l’alluminio rifuso diventa qualcosa di nuovo e di diverso, dalle biciclette alle penne agli utensili di cucina.
E a proposito di cucina, questo approccio circolare che tiene conto di tanti fattori ambientali e nello stesso tempo affina sempre di più la qualità del prodotto è molto piaciuto a tre volti noti della cucina stellata, i quali condividono l’impegno Nespresso e lo dimostrano, mettendo la loro creatività al servizio del caffè.
Stiamo parlando di Tommaso Arrigoni, Andrea Berton e Viviana Varese, tre grandi chef che con Nespresso hanno molto a che fare.
Ambassador
stellati
Andrea Berton
Chef del Ristorante Berton a Milano
«L’approccio che ha Nespresso mi rappresenta» dice lo chef Berton. «Nel mio lavoro ho le stesse attenzioni di sostenibilità e attenzioni all’ambiente: fa parte di quel che è la cucina. La cucina moderna, del futuro.»
Tommaso Arrigoni
Chef del ristorante Innocenti Evasioni a Milano
Ridurre gli sprechi impegnandosi al massimo per rispettare l’ambiente è parte integrante della filosofia dello chef Arrigoni, che sottolinea: «Tutto quello che compro è buono. Anche la pelle del pesce o un osso possono essere degli ingredienti.» Un comportamento che ha molto a che vedere «con la volontà di rispetto per il presente e per quello che andiamo a lasciare ai nostri figli».
Viviana Varese
Chef del ristorante VIVA a Milano, dentro Eataly Smeraldo
«Per me è fondamentale avere un approccio sostenibile» dice la chef Varese. «E bisogna mantenerlo in varie fasi. Una delle nostre missioni è quella di trasformare il cibo adottando dei piccoli gesti che ci aiutano a essere più sostenibili. In cucina per esempio anche a una pelle di carota o di patata cerchiamo di dare una seconda vita, facendola diventare una “terra” che poi va a comporre un piatto.»
La cosa bellissima è che ogni caffè ha una sua storia da raccontare. Master Origins Colombia per esempio viene lasciato maturare più a lungo sulla pianta: le ciliegie non sono più rosse, ma violacee, quando vengono raccolte con amore. Non è cosa da nulla quest’attesa: non devi sbagliare il momento esercitando questa arcaica pazienza. E val la pena di aspettare, perché metti in tazza una vivace acidità e un’esplosione di note fruttate che il caffè ha respirato dalle coltivazioni lussureggianti. Non sembra un’avventura degna di Salgari?
Uno storytelling
salgariano
E poi c’è Master Origins Aged Sumatra, affinato dalla cura e dal tempo. In questo caso dopo la raccolta i chicchi nati in alta quota vengono lasciati invecchiare per più di tre anni dentro sacchi di iuta traspirante, affinandosi secondo il ritmo della natura. Il risultato è un inconfondibile carattere speziato con note di cacao, spezie e caramello dolce. Da intenditori.
Ancora più evocativa la storia di Master Origins India, plasmato chicco per chicco dal monsone, bagnato e asciugato dalla pioggia, come capitava secoli fa, quando il carico viaggiava su galeoni favolosi fino al Vecchio Mondo. Una macchina del tempo per ritrovarsi nella tazza note scure e intense di pepe nero, di cannella, di tabacco, di cacao e perfino di liquirizia. Chiudi gli occhi e immagini le vele gonfie di vento delle navi e i loro capitani coraggiosi, con le stive piene di caffè, all’avventura.
Ieri come oggi, a casa o al ristorante, in compagnia di amici oppure da soli:
il caffè è da sempre uno dei rituali più amati nella vita di tutti i giorni.